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Foto & Web: Lamberto Bignami
Solitamente il Bidente di Ridracoli è noto per essere associato alla diga e alle famose pozze frequentate durante l’estate. Tuttavia, in un articolo di Umberto Console del 1966, ci viene presentato sotto una luce completamente diversa.
L’articolo menziona una lettera datata 1475 scritta dal capitano di Bagno, Gaspare della Volta, indirizzata a Lorenzo il Magnifico, il quale possedeva il torrente di Ridracoli come sua personale riserva di pesca.
Il Capitano denunciò che un individuo di nome Ferlindasso, proveniente da Borgo Stia, insieme ad altri otto amici, fu sorpreso a pescare trote nella riserva.
Questi pescatori clandestini furono poi accompagnati da 50 soldati alla presenza del capitano a Bagno.
I pescatori dissero di essere stati inviati con licenza da Lorenzo il Magnifico stesso, e il capitano decise di trattarli con molta cortesia e rispetto, in attesa che un messaggero fidato verificasse se le loro affermazioni fossero veritiere o meno.
Tuttavia, non si conosce la risposta di Lorenzo il Magnifico, poiché potrebbe essere stata comunicata verbalmente. Rimane un mistero se questi individui siano lasciati liberi o se il Capitano, come si legge nella lettera, abbia fatto loro “ismaltire le lische senza mangiare pesci”.