Gianni di
Poggio

Forse quell’anno il mese di marzo mi era sembrato più vero. Avevo udito crearsi tra i fossi le timide note dell’acqua e mi ero stupito di ritrovare sotto l’ultima neve già intrisa da un sole insistente le prime viole smarrite.

All’affacciarsi del sole mi beavo del lamento degli usignoli, dello scalpitare impaziente del bestiame che ritornava ai pascoli, della monotona cantilena del cuculo che rimbalzava tra le valli.

Oggi ho nostalgia di quella primavera che circostanze strane mi avevano fatto vivere tra cornici di colline nella opportunità di essere coinvolto in quel risveglio di vita che la natura annualmente propone a se stessa.

Poggio alla Lastra era una manciata di case che si tenevano per mano attorno ad una chiesetta umida e gracile, in cui confluivano dopo cena gli uomini del borgo prima di bivaccare per un’oretta all’osteria della Beppa.

La mulattiera dissestata che conduceva a valle costringeva le auto a sostare lungo il torrente di Valbona. L’unico mezzo per raggiungere Santa Sofia erano la vecchia «Guzzi» del postino, la giumenta di don Stanislao e la mula del vecchio Mazzolino.

1965 Don Stanislao a cavallo – Archivio Don Daniele Bosi

1964 – Operai addetti alla costruzione della strada a Casanova nell’Alpe con Don Quinto Giorgini

Gianni era diventato quasi subito mio amico. Era il cantoniere della vallata. Partiva all’alba per sistemare un tratto di mulattiera con gli attrezzi sulle spalle, zaino e due cani bastardi che lo precedevano d’una ventina di metri.

Si dirigeva verso il Poggetto, Strabatenza, Casanova dell’Alpe, Ridracoli.

Lavorava tutto il giorno e ritornava al borgo al tramonto. Io lo aspettavo alla sorgente sotto la casa di nonno Andrea, alla Posta dei Colombacci. Percorrevo con lui quel tratto di massicciata che scorreva fino al Poggio.

«Venga in casa che si mangia un boccone» mi pregava.

 Gustavo cosi un bicchiere di quel suo sangiovese leggero alla luce azzurra della lampada a gas in quella strana abitazione di sasso grigio addossata al muro bianco della scuola.

Gianni accendeva il fuoco e accostava le sedie al caminetto.
Si fumava e si parlava.

Poggio alla Lastra 1964

1960-61 – Poggio alla Lastra, Don Luigi Corzani, parroco dal 1959 al 1963 – Archivio Daniele Bosi

10 giugno 1962. Comunione a Pietrapazza: accanto al parroco Don Romano Serafini sono i bambini Luciano, Giancarlo e Lucia Rossi, tutti e tre dell’Eremo Nuovo, e Milena Gentili di San Giavolo (dal libro La gente di Pietrapazza)

1964 – Casanova dell’Alpe

Racconto di

Leonardo Maltoni

Professore di Cesenatico. Questo racconto si trova all’interno del libro “Miniature romagnole”, una raccolta di racconti di mare, di terra, di zone appenniniche della Romagna. Bozzetti di personaggi, situazioni, prerogative paesaggistiche.