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Foto & Web: Lamberto Bignami
Il cervo volante, noto scientificamente come Lucanus cervus, è un maestoso coleottero diffuso in tutta Europa, sebbene sia assente in Irlanda. In Italia è limitato alle regioni settentrionali e centrali.
Nel parco delle Foreste Casentinesi si può trovare, queste foto sono state scattate vicino al Bidente di Pietrapazza non lontano da Trappisa.
Un tempo molto comune, il cervo volante – come altri coleotteri che vivono nel legno – è oggi in declino. La specie si deve considerare prossima alla minaccia per la riduzione o la distruzione del suo habitat, in particolare per le pratiche forestali che tendono a eliminare i vecchi tronchi.
Questo insetto si nutre principalmente di linfa e nettare degli alberi ma anche di frutta in decomposizione, anche se occasionalmente può cibarsi di altri materiali organici.
Il cervo volante passa in media dai 3 ai 4 anni nella fase larvale, scavando nel legno marcescente di alberi caduti. Durante questo periodo si sviluppa lentamente prima di trasformarsi in adulto. Gli esemplari adulti sono caratterizzati da grandi mandibole che utilizzano principalmente per competere con altri maschi durante la stagione degli accoppiamenti. La loro vita adulta è relativamente breve è dedicata alla riproduzione.
Il periodo in cui possiamo incontrare un cervo volante è da giugno a luglio/agosto per i maschi e settembre circa per le femmine che vivono un po’ di più.
La loro presenza è un segno della biodiversità e della salute degli ecosistemi forestali.
Foto @lambi